BALOTELLI MARIO

AGGIORNAMENTI: E alla fine super Mario torna a casa. Dopo le esperienze in Francia, prima con il Nizza e poi con il Marsiglia, patron Cellino riesce a riportare Balotelli in serie A e ancor prima nella sua amata Brescia. Scelta di cuore ma anche ultima chance professionale per un giocatore dal potenziale enorme ma che nel corso della sua ormai lunga carriera non è mai riuscito ad affermarsi del tutto. Impulsivo, a volte svogliato, poco incline al sacrificio e alla vita sana dello sportivo, poteva essere uno dei centravanti italiani più forti di sempre ma così non è stato. A tal proposito ricordiamo che la sua avventura italiana inizia con una squalifica di quattro giornate da scontare a causa del rosso diretto rimediato in Ligue 1 per un'entrata a dir poco scomposta. Si spera che proprio al Brescia, possa ritrovare l'ambiente ideale e la tranquillità necessaria, in campo e fuori, per tornare ad essere grande. 

PRECEDENTEMENTE: Mario Balotelli è sicuramente uno dei migliori potenziali talenti italiani degli ultimi anni. Discontinuo durante l'intera carriera, sebbene ancora giovane, ha messo in mostra enormi doti così come significativi limiti caratteriali e mentali. Esploso ancora sedicenne nell'Inter, protagonista negli anni a cavallo del triplete interista (2010) è stato ceduto al Manchester City, dove tutti speravano che completasse la sua crescita sotto la guida del suo mentore Mancini. Così non è stato, e dopo quasi tre stagioni in Premier, nel Gennaio 2013 "Supermario" è tornato in Serie A, questa volta al Milan, disputando la seconda parte della stagione 2013-14 da fenomeno: 12 gol in 13 presenze. La stagione successiva però non è stata altrettanto brillante (benchè di buon livello), con 14 gol come bottino finale, ed una discussa cessione al Liverpool a fine campionato. In Inghilterra, Balotelli ha finito per smarrirsi nuovamente, disputando una fra le peggiori stagioni della sua carriera. Inaspettatamente nell'estate 2015 è tornato a Milano. Nella prima parte di una stagione non certo esaltante, Mario ha giocato male, talvolta con sufficienza, non riuscendo a incidere, nè ad entrare in forma. Nel finale di stagione è cresciuto sul piano del gioco e dell'impegno, senza tuttavia stupire. Il suo futuro è un rebus intricato, ma le possibilità che possa diventare un vero campione sono sempre di meno.