Come giocava il Benevento 2017/2018

Il Benevento, nella stagione 2016-2017, ha militato in Serie B, ottenendo la promozione in Serie A.

Una corsa galoppante che dalla Lega pro ha visto i colori giallorossi tagliare due storici traguardi, in appena due stagioni. La stagione 2016-2017 è la prima del Benevento addirittura in Serie B! I giallorossi debuttano tra i cadetti terminando il campionato con un ottimo quinto posto, che vale l'accesso ai play-off. L'inaspettata promozione in Serie A è dietro l'angolo. Il Benevento supera i play off ed eccolo qua, tra i giganti della massima serie.

Nel 2017/2018 tocca fare bella figura e cercare di rimanere dentro all'Olimpo e non far da cuscinetto per le altre, sicuramente più equipaggiate. Nei giorni finali del mercato estivo, il Benevento è fra le società più attive e altera in modo significativo la rosa con cui ha giocato il precampionato e le prime due giornate. Arrivano Lazaar, Antei, Lombardi, Iemmello, Parigini e Armenteros.

La storia si ripete nel mercato invernale 2018, in cui le streghe vedono la propria rosa arricchirsi di nuovi innesti: Tosca (d, Betis), Billong (d, Maribor), Ashong (d, svinc.), Sandro (c, Antalyaspor), Djuricic (c, Sampdoria), Diabaté (a, Osmanlispor), Guilherme (a, Legia Varsavia), Puggioni (p, Sampdoria) sono i nomi chiamati a risollevare le sorti del Benevento, la cui panchina è stata affidata al nuovo tecnico De Zerbi, in sostituzione di Baroni.

Come giocava il Benevento del 2017/18: Puggioni insidia quello che è stato il portiere titolare fino a gennaio 2018, Brignoli; Letizia e Venuti (in luogo di Lazaar o Di Chiara) ad agire sugli esterni; Costa e Djimsiti i centrali (Lucioni, capitano, deve risolvere un'accusa di doping e Antei si infortuna seriamente al tendine). A centrocampo Cataldi è spesso affiancato dai neoacquisti Sandro e Djuricic, con Memushaj, Viola e Del Pinto in posizione per trovare presenze dalla panca. Sulle ali, dopo la cessione di Ciciretti, si posizionano D'Alessandro e Brignola (che rimpiazza Coda), al servizio della punta new entry dopo la cessione di Puscas, Diabatè a completare un 4-3-3 sulla carta molto offensivo, che non bastò però a salvare i sanniti in quella stagione.