Patrick Cutrone e il posizionamento millimetrico, Saranno Top Players

La prima volta che ho visto giocare Patrick Cutrone è stato il 24 Agosto 2017. C'era la gara di ritorno dei preliminari di EL, il Milan affrontava i macedoni dello Shkendija, formazione modesta già sconfitta 6-0 all'andata. Nelle ultime settimane avevo sentito rumoreggiare sulla carta stampata a proposito di questo diciannovenne aggregato dalla Primavera del Milan. Tra l'altro proprio in quei giorni stavo preparando l'elenco degli attaccanti da consigliare (tredici attaccanti che potresti trovarti in tasca) e siccome non mi fido mai della stampa estiva che dice tutto e il contrario di tutto, specialmente sui giovanissimi, approfittai per farmi un'idea con i miei occhi: al termine di una gara senza particolari vibrazioni Cutrone aveva messo a segno questa rete e mi ricordo che la mia prima impressione, il mio primo pensiero ignorante fu: questo ragazzo può giocare in Serie A anche se ha solo diciannove anni.

Quindi siccome mi fido ciecamente del mio intuito, lo inserii nella top attaccanti consigliati, anche se all'epoca figurava come terza scelta in un reparto dove il Milan aveva investito fior di quattrini ed i tabloid davano la sua partenza quasi per certa. Un paio di settimane dopo lo comprai anche al fantacalcio per essere coerente, senza peraltro possedere altri attaccanti del Milan.

Quel che è successo dopo sta per essere archiviato negli annuari del calcio giocato, un'altra stagione volge al termine e Cutrone, mentre scrivo, ha totalizzato 25 presenze e messo a segno 8 reti, 2 assist, con una media voto di 6,06 su FG e 6,17 su Gazzetta dello Sport.

Il confronto con altri esordienti di oggi e di ieri

Si fa presto a dire che Patrick Cutrone è un predestinato. Ma la prima cosa da fare per valutare il suo rendimento è metterlo a confronto con quello di altri giocatori esordienti come lui nella massima serie. L'approccio alla Serie A ci dice qualcosa di un giocatore, non sempre racconta il 100%, però mettiamola così: difficilmente chi azzecca la prima stagione è un brocco. La performance di Cutrone è di ottimo livello, avvicinabile per numeri a quella di un altro giovane esordiente Cengiz Under, classe 1997 (di cui avevamo già parlato in un articolo precedente sugli outsiders), che pure ha marchiato a fuoco il proprio nome fra i protagonisti del torneo 2017/18, siglando 7 reti. Interessante accostare altri due attaccanti in erba, Brignola e Barrow, entrambi autori di un buon esordio (sebbene resti la sensazione che Barrow più di Brignola, possa essere un vero crack). Dando uno sguardo a questi numeri e considerando che Cutrone ha saputro trovare continuità a dispetto del cambio di tecnico e che l'ha trovata in un reparto con la concorrenza di Kalinic e Andrè Silva, possiamo affermare serenamente che si tratta del miglior esordiente del campionato 2017/18. 

Ma il posizionamento no: o ce l'hai o non ce l'hai. E se non ce l'hai è difficile impararlo, perchè è fatto al 90% di puro istinto.

Ciò nonostante per allargare il campo mi sono chiesto se questa performance di esordio possa essere comparabile a quella di altri attaccanti del passato assimilabili al giovane centravanti per caratteristiche. Per esempio Filippo Inzaghi. Le somiglianze con il centravanti che ha costruito una carriera sull'eterno filo del fuorigioco sono evidenti. Cutrone, come Inzaghi, ha un innato senso della posizione: riesce sempre ad essere nel posto giusto al momento giusto. Questa è una qualità fondamentale per un terminale offensivo, di gran lunga più importante delle doti di palleggio e di altri fondamentali tecnici che possono in certa misura essere surrogati. Ma il posizionamento no: o ce l'hai o non ce l'hai. E se non ce l'hai è difficile impararlo, perchè è fatto al 90% di puro istinto. Poi ho pensato a Enrico Chiesa. Fra gli attaccanti che nella storia del calcio hanno raccolto il minor successo in rapporto al talento espresso. La caratteristica che lo accomuna a Cutrone mi sembra la caparbietà. Quel piglio tenace nel recuperare il pallone e proteggerlo, sempre con la stessa generosità, al primo minuto come al novantesimo. In alcuni frangenti Cutrone mi fa pensare a Chiesa. Poi sia chiaro per altri versi ci sono differenze marcate fra i due: per esempio Chiesa aveva un fondamentale di calcio dalla distanza (con entrambi i piedi) che in Serie A possiede forse il 3-5% dei calciatori. Buttava giù le porte, per capirci. Cutrone non ce l'ha e non credo che potrà svilupparlo. E infine ci metto dentro Vincenzo Montella, un attaccante diverso, un giocatore che rappresenta un sui generis, perchè parliamo di una prima punta piccola, agile e veloce, in possesso di un sinistro fatato e di un gran senso del gol. Cutrone non ha le movenze, nè il tocco felpato dell'aeroplanino, però in qualche modo i due sono legati, anche dal fatto che è stato Montella a lanciarlo quest'anno al Milan e dunque a contribuire in modo significativo alla sua stagione d'esordio.   

Sia Inzaghi che Chiesa non ebbero esordi particolarmente roboanti nella massima serie. Inzaghi aveva inziato alla grande a Parma, ma poi una frattura del piede lo costrinse a tre mesi di stop. Sarebbe esploso l'anno seguente, vincendo per la prima volta il titolo di capocannoniere della Serie A. Enrico Chiesa interpretò la prima stagione in A come esterno di fascia (in modo simile a quanto fatto da suo figlio, curiosità interessante) e mise a segno una sola rete giocando in quel ruolo. Solo l'anno seguente, schierato in attacco, segnò 14 reti. Infine Montella fa eccezione: è tutt'oggi suo il record di marcature nella stagione di esordio in massima serie. Il suo fu un crack immediato, con un rendimento che si mantenne stabile anche l'anno seguente.

Che centravanti è stato il Cutrone del 2017/2018

L'esordio di Patrick Cutrone ha coinciso con il suo primo gol in Serie A. Ed in questa prima marcatura in campionato vediamo subito una caratteristica importante e distintiva di questo centravanti: la capacità di attaccare gli spazi in area di rigore e correggere in porta i cross provenienti dalle fasce. In questo Cutrone ha dimostrato di avere un istinto rapace che gli permette spesso di anticipare il diretto marcatore, rubando il tempo per trovarsi nella posizione più avvantaggiata con il corpo in direzione della porta. Nella gif vediamo la rete segnata contro il Crotone che nasce da una delle proverbiali serpentine mancine di Suso, palla al centro morbida e Cutrone corregge di testa sul primo palo bruciando entrambi i centrali calabresi. Una rete d'esordio bellissima. Occhio poi a un dettaglio importante: Cutrone è alle spalle del diretto marcatore al momento in cui Suso avvia l'azione; aspetta fino all'ultimo che il compagno guadagni il fondo e si butta dentro solo un attimo prima che parta il cross. Una scelta di tempo al millisecondo che non è casuale per questo giocatore, come vedremo.   

il suo approccio al calcio giocato è essenziale, efficace, orientato al risultato più che all'estetica e questo è un fattore che lo descrive in modo determinante. Per lui il risultato è fare gol.

Questi fotogrammi di esordio ci dicono molto del diciannovenne rossonero. Patrick Cutrone, nato a Como il 3 Gennaio 1998 e formatosi calcisticamente nel Milan, è un centravanti rapido ed agile di 181 cm per 75 Kg. Le sue doti principali sono l'agonismo, la generosità e uno straordinario senso del gol a giudizio di chi scrive. Ha mezzi tecnici discreti, ma raramente eccede in personalismi, il suo approccio al calcio giocato è essenziale, efficace, orientato al risultato più che all'estetica e questo è un fattore che lo descrive in modo determinante. Per lui il risultato è fare gol. La fame di finalizzazione di questo giovane attaccante lo ha spinto a sviluppare un'abilità di posizionamento fuori dall'ordinario: il talento di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. In questa caratteristica Cutrone non sembra un calciatore di 19 anni, ma possiede già una maturità superiore che gli ha permesso di mettere a segno ben otto reti nel corso del torneo, a dispetto di qualità tecnico/tattiche per altri versi ancora piuttosto acerbe, aspetti sui quali l'atleta lombardo ha certamente bisogno di crescere.

Le abilità di posizionamento di Cutrone sono emerse con forza nel corso di questa stagione d'esordio. Alla seconda giornata di campionato, affrontando il Cagliari, arriva già la seconda marcatura in due presenze, originata da una dinamica simile alla prima. Ancora una volta su un traversone di Suso, Cutrone si smarca e capisce per primo dove arriverà il pallone, correggendolo in porta non senza la complicità negligente del suo diretto marcatore.

Questo canovaccio si è ripetuto molte volte per l'attaccante milanista e un altro esempio di questa sua rapacità negli ultimi metri possiamo ammirarlo nel gol segnato contro la Roma. 

In questa azione il marcatore bruciato sul tempo non è esattamente un novellino, perchè si tratta del greco Manolas che di norma possiede una capacità di anticipo e di lettura della posizione avversaria difficile da scardinare. Anche in questo caso però il posizionamento di Cutrone è millimetricamente perfetto per il tap-in vincente, messo a segno di controbalzo con reattività straordinaria, che è qualità innata per questo giocatore. Assist di Suso, manco a dirlo, un vero e proprio interruttore di lampadina per Cutrone quest'anno.

Prospettive fantacalcistiche di Patrick Cutrone (l'anno prossimo è da comprare o no?)

Risposta breve: sì. Risposta lunga: dipenderà da una serie di fattori, fra i quali ovviamente la sua destinazione o la permanenza in rossonero, il tecnico e il sistema di gioco, la permanenza di assistmen come Suso, vitali per rifornirlo, la sua crescita in termini di fondamentali tecnico-tattici, fra cui la capacità di calcio dalla media distanza, il dribbling nello stretto e soprattutto quello che io chiamo l'effetto Verona.

Contro il Verona Patrick Cutrone ha segnato in campionato l'unico gol che si discosta dalle altre marcature per tipologia e che lascia intravedere i giganteschi margini di crescita di questo giocatore. La giocata in questione è la seguente:

Palla in verticale di Jack Sparrow Bonaventura, arresto a seguire e tiro in corsa di sinistro in avvitamento del centravanti milanista: palla nell'angolo sul primo palo e gran gol di Cutrone. Ecco la frontiera di Patrick Cutrone: acquisire la confidenza necessaria per segnare liberandosi del marcatore senza doverlo necessariamente anticipare sul tempo. Questo tipo di giocata passerà anche per un necessario miglioramento del tiro con il piede mancino - abilità che Cutrone non disdegna perchè non ha paura di concludere anche di sinistro - ma nella quale per il momento non eccelle e può crescere in modo rilevante.

Non ho fatto ancora niente, sono solo all'inizio.

P. Cutrone

Intervistato dalla Rivista Undici Cutrone ha usato queste parole per descrivere il proprio percorso: "Non ho fatto ancora niente, sono solo all'inizio." Non servono interviste per intuire che Cutrone ha determinazione e voglia di arrivare fuori dall'ordinario e per come la vedo io non c'è traguardo che non possa essere raggiunto da chi ha le giuste motivazioni ed è abituato a non arrendersi. Su questa strada se dovessi scommettere oggi anche un singolo soldo bucato, scommetterei che Patrick Cutrone andrà in doppia cifra l'anno prossimo e per questo dovrebbe essere un obiettivo primario per ogni fantallenatore.