Fischio d'inizio, riparte il campionato

Era il 20 maggio 2018. Appena tre mesi fa e la Juventus si laureava campione d'Italia per la settima stagione consecutiva. Un campionato avvincente che ha visto il Napoli di Sarri sempre avanti e protagonista di un calcio stellare, fatto di una fitta rete di passaggi, ricerca degli spazi e coinvolgimento di tutti gli effettivi. Alla fine ha prevalso la forza bianconera e la maggiore capacità di gestire il rischio "vertigini" della cima.

Ci avviamo ad una nuova stagione, una stagione storica con un calciomercato che in Italia non vivevamo da anni. L'affaire Cristiano Ronaldo ha creato un effetto "earthquake" in tutta la galassia calcistica. L'acquisto del secolo al pari di Maradona dal Barcellona al Napoli nel 1984, così come definito dai massimi esperti in materia. La Juventus parte sempre più favorita con l'innesto del fenomeno portoghese e l'inserimento del connazionale Cancelo, del ritorno del figliol prodigo Bonucci, e del turco naturalizzato tedesco Emre Can. Pazienza se il decisivo Pipita è stato scaricato e ceduto al Milan; operazione voluta e ben ponderata dalla dirigenza bianconera.

Questa sessione di mercato ha visto il prepotente ritorno delle milanesi e, in particolar modo dell'Inter, notevolmente rinforzata con De Vrji, Asamoah, Nainggolan, Politano, il bomber argentino Lautaro Martinez (autore di uno spettacolare goal in amichevole al Wanda metropolitano contro l'Atletico Madrid) ed il ritorno in Italia dell'irascibile e talentuoso senegalese Keita.

Il Milan della riorganizzazione societaria, del Milan ai "milanisti" (con Leonardo e Maldini in prima linea) e dell'Europa salvata al Tas di Losanna riparte dalle certezze dello scorso anno ed un Higuain in più, oltre agli ottimi innesti di Reina, Strinic, Bakajoko e Castillejo.

La rivoluzione ai piedi del colosseo, sponda giallorossa, ha un elemento di continuità nella guida tecnica. Via i totem Alisson e Nainggolan e dentro un mix di giovani campioni e di grandi giocatori a fine ciclo nei loro ex-club di appartenenza (dal figlio d'arte Justin Kluivert alla bella speranza croata Ante Coric, dall'esplosivo Cristante al colosso francese campione del mondo Nzonzi). È la scommessa di un grande stratega come Monchi vincere e rivivere i fasti di Siviglia.

Il Napoli è la grande incognita. Un organico intatto ed allargato rispetto alla scorsa stagione, con il gioiello andaluso Fabian Ruiz, Simone Verdi e Arek Milik tirato a lucido,con la sola cessione del metronomo Jorginho, ma è cambiato il timoniere. C'è il pluridecorato Ancelotti, l'uomo che accettando l'opportunità ha sorpreso il circo mediatico della galassia calcio. Riuscirà il buon Carletto ad ottimizzare il sarrismo mettendoci del suo e creando una macchina perfetta? A breve l'ardua sentenza.

La Lazio poi, nel segno della continuità e dell'integrazione di alcuni elementi nella rosa (Acerbi per De Vrji, Correa per Felipe Anderson e Badelj vice Leiva), sempre pronta a dire la sua per le posizioni di vertice.

Intriga la Viola con Pjaca Mirallas e l'enfant prodige Lafont in porta. C'è la Dea bergamasca già pronta a partire con i roboanti risultati nei preliminari di EL, è la sua grandiosa capacità di crescere i talenti in casa (vedi Moussa Barrow e Mancini) e la straordinaria capacità di massimizzare le sue milionarie cessioni con innesti mirati come Pasalic e Duvan Zapata.

La solidità del Toro di Mazzarri con il suo collaudato 3-5-2 ed il ritrovato gallo Belotti al centro del progetto e l'effervescenza del nuovo Sassuolo targato Roberto de Zerbi con il ritorno in Italia di Kevin 'Prince' Boateng reduce dal trionfo da protagonista, in coppa di Germania, con l'Eintracht di Francoforte contro i colossi del Bayern.

Le genovesi cambiate tanto, con un genoa che ha visto il suo nuovo centravanti polacco Piatek in grande spolvero (poker per lui in coppa italia contro la Ternana) e la Samp senza Ferrari, Silvestre, Viviano, Torreira e Zapata che appare leggermente ridimensionata con troppe scommesse (Audero in porta, il giovane centrale belga Colley, la speranza dell'esplosione del centravanti polacco Kownacki).

Il Parma che ha fatto la spesa con gli esuberi di casa Napoli (Sepe, Ciciretti, Grassi e Inglese) cercherà di consolidare la storia di un'incredibile rinascita. Infine il gruppo salvezza, dal Bologna senza Verdi e Di Francesco, al collaudato Frosinone, al Cagliari di Maran impreziosito dall'esperienza internazionale del croato Dario Srna ex-bandiera dello Shaktar Donetsk, all'Udinese del nuovo corso Velazquez già gelata dall'eliminazione tra le mura amiche, in Coppa Italia, ad opera del Benevento. 

Attenzione all'Empoli del "normal one" Andreazzoli, storico collaboratore dello staff tecnico della Roma e reduce da un'annata incredibile in B, letteralmente dominata con il lancio di giovani del calibro di Krunic e Bennacer e l'innesto del golden boy Antonino La Gumina.

Amici di fantacalciopedia, sabato 18 agosto è alle porte. Ci siamo: buon campionato a tutti che sia Dazn, Sky o le inarrivabili emozioni dal vivo che solo lo stadio può regalare.